La European Digital Identity (EUDI) Wallet, un’app gratuita fornita dagli Stati membri per memorizzare e condividere credenziali verificabili, come documenti d’identità, diplomi o dati sanitari, sempre con la massima sicurezza e rispetto della privacy, promette di trasformare in modo significativo anche il panorama dell’autenticazione e dell’avvio dei pagamenti.

L’ultimo white paper del EWC (European Wallet Consortium – consorzio europeo che si occupa di sviluppare e testare l’ EUDI Wallet) offre una panoramica delle sfide e delle opportunità legate all’implementazione della EUDI Wallet nei servizi di pagamento.

Alcuni spunti del white paper:

  • Integrazione con l’infrastruttura esistente: ovviamente per poterlo usare nel pagamenti è essenziale che l’ EUDI Wallet si adatti alle infrastrutture di pagamento già in uso, come i terminali POS contactless e le soluzioni di tokenizzazione, per evitare di ritardare l’adozione da parte di utenti e commercianti.
  • Autenticazione del pagamento (Strong Customer Authentication – SCA): l’EUDI Wallet può essere utilizzato come un metodo alternativo SCA. I pagamenti online richiedono una verifica forte dell’identità dell’utente, e il wallet digitale consente questa autenticazione in modo sicuro. Per esempio, per un pagamento con carta o tramite un conto bancario, l’EUDI Wallet potrehbe essere invocato dalla banca del pagatore (o dal fornitore di servizi di pagamento) per raccogliere i dati necessari all’autenticazione. Le banche potranno sempre decidere di eseguire ulteriori verifiche (step-up authentication) se necessario ma avremmo per le mani una opportunità in più di semplificazione.
  • Inizializzazione del pagamento: Oltre all’autenticazione, l’EUDI Wallet può anche gestire direttamente le credenziali di pagamento. Questo significa che il wallet può contenere token di pagamento (per esempio, token NFC per i pagamenti in-store) e inviare questi dati ai commercianti per completare transazioni sia online che in presenza, utilizzando infrastrutture di pagamento già esistenti.
  • Verifica e sicurezza: Il wallet crea una prova crittografica dell’autenticazione e associa le informazioni necessarie per la transazione in modo sicuro. Questi dati vengono verificati dalla banca del pagatore, che può decidere se è necessaria un’ulteriore autenticazione (step-up) o se il pagamento può procedere. Questo approccio lascia alle banche la responsabilità di garantire la sicurezza delle transazioni, ma con il supporto di prove affidabili fornite dal wallet.

Il documento affronta anche temi critici come la gestione della responsabilità in un sistema distribuito e l’importanza di garantire l’interoperabilità a livello internazionale. Vengono poi ipotizzati i benefici commerciali potenziali, come la riduzione dei costi di onboarding e la possibilità di nuovi servizi digitali per le aziende.

C’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere questo obiettivo ambizioso (che dovrebbe vedere la luce nel 2026 e siamo in ritardissimo), ma le basi sono state gettate. Il futuro dei pagamenti e dell’identità digitale è un’opportunità da cogliere, con un approccio che garantisca sicurezza, affidabilità e un’esperienza utente senza frizioni.

MA

Se tutta Europa sta lavorando su una iniziativa così importante… altri wallet che stanno cercando di diffondersi come EuroPA oppure lo stesso WERO, andranno allora poi lontani? Coesisteranno ? Ci sarà abbastanza spazio per tutti? La guerra dei wallet continua.

Per approfondire, leggi il white paper completo.

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