Ed è arrivata la multa. La seconda.
Il regolatore finanziario tedesco (BaFin) ha imposto una multa di 9,2 milioni di euro a N26 dopo aver rilevato che la banca nel 2022 è stata sistematicamente in ritardo nel presentare segnalazioni di sospetto riciclaggio di denaro (fonte: Bloomberg).

Le istituzioni creditizie sono obbligate a presentare una segnalazione se sospettano che una transazione possa essere collegata al riciclaggio di denaro o al finanziamento del terrorismo e devono essere tempestive affinché le autorità possano, se necessario, intervenire rapidamente.

In risposta alla multa, N26 ha dichiarato di aver implementato dal 2022 numerose misure per migliorare i processi di segnalazione e di aver investito oltre 80 milioni di euro per conformarsi ai più alti standard nella lotta contro il crimine finanziario e il riciclaggio di denaro.

Già nel giugno del 2021, sempre la BaFin aveva sanzionato N26 con una multa da 4,25 milioni per aver consegnato in ritardo una serie di rapporti su operazioni finanziarie altamente sospette. La “nostra” Banca d’Italia ne aveva bloccato temporaneamente l’operatività nel 2022 sempre per carenze di antiriciclaggio.

🤔 N26 nel mirino dei regolatori? Sì e deve mettere sull’attenti l’intero settore fintech. 👀

Se è vero che i regolatori hanno cominciato a a mettere nel mirino sia tutte le procedure di onboarding di nuovi clienti (KYC) che la gestione dei flussi di denaro (AML), ➡ le FinTech dovranno dare priorità agli investimenti nelle loro infrastrutture di conformità. Il che ovviamente minerà le loro traiettorie di crescita e redditività.
🏛️ Le banche tradizionali, che da tempo affrontano i costi e le complessità della conformità AML, potrebbero trovarsi su un campo di gioco più livellato con i loro concorrenti FinTech.

📑La multa a N26 è un campanello d’allarme per l’industria FinTech; l’innovazione finanziaria va bilanciata con una robusta conformità. Ci vogliono le spalle grosse. Nel mondo dei pagamenti non si possono offrire servizi con leggerezza (e non mi riferisco a N26 che, secondo me è un bel capro espiatorio), nè si possono fare affari con chi si improvvisa, senza avere la dovuta struttura alle spalle. E la PSD2 ha sì facilitato le cose facendo scendere in campo tanti attori, ma solo pochi hanno la serietà e i requisiti necessari.

Man mano che il settore matura, le FinTech di successo saranno quelle che sapranno navigare efficacemente nel panorama normativo continuando a offrire soluzioni finanziarie all’avanguardia ai loro clienti. Il futuro della finanza sarà determinato dalla capacità di tutti i protagonisti – FinTech e banche tradizionali – di adattarsi a un ambiente normativo sempre più complesso ed esigente. Chi lo farà rapidamente vincerà alla grande. 🔥

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