Il consumatore di oggi è ora chiamato a rispondere di tutti gli oneri doganali, soprattutto quando effettua acquisti online al di fuori dell’Unione Europea, ad esempio dalla Cina o dagli Stati Uniti. In taluni casi, potrebbe essere necessario versare una somma per la procedura di sdoganamento del pacco, un’esperienza che potrebbe risultare familiare a chi ha mai acquistato beni d’oltremare dal valore superiore a 150€.

➡ All’orizzonte c’è un cambio dei giochi: saranno le piattaforme o i merchant stessi e non più il consumatore, a dover assolvere tutte le formalità doganali.
Questa proposta rappresenta uno dei progetti più ambiziosi dalla creazione dell’unione doganale nel lontano 1968.

❌ Niente più costi e pagamenti a sorpresa: i venditori online dovranno addebitare i dazi doganali in anticipo in modo che gli acquirenti possano essere sicuri che non ci saranno sorprese alla consegna.
🤔 Come si farà? Ci saranno 4 livelli, 4 grandi contenitori con i relativi dazi in cui la merce verrà classificata.
A seconda della categoria merceologica verrà applicato il relativo dazio. É una enorme semplificazione perchè oggi le voci per classificare le merci sono 99.

👀 Tanti benefici per gli utenti finali? Sì ma attenzione perchè i maggior costi che dovranno affrontare per adeguarsi alla normativa i merchant e le piattaforme potrebbero essere riversati subito sugli utenti della rete e, con l’inflazione cavalcante, potrebbe essere una bella sfida. Tuttavia, nel lungo periodo, si prevede che questa iniziativa sarà un vantaggio per tutti, creando un ambiente in cui le transazioni in Europa avvengono secondo regole condivise e trasparenti, eliminando le attuali zone d’ombra.

MA

😮 C’è un grandissimo ma: la tempistica proposta prevede l’attuazione delle prime fasi nel 2028, con il culmine del cambiamento nel 2038. Tra 15 anni.
Quindici anni. Un periodo di attesa che, se da un lato offre ampio margine per adeguarsi, dall’altro solleva questioni sulla praticità e sulla reale efficacia del cambiamento proposto. Chissà dove saremo tra 15 anni.
Cala il sipario, si accendono le luci e in sala si avverte un certo freddino.

Fonte: bel webinar del Politecnico di Milano che puoi recuperare online.