Solo tre anni fa Monte dei Paschi di Siena (MPS) era considerata la banca “malata” del sistema finanziario italiano, schiacciata da anni di crisi. Oggi invece firma una delle operazioni più clamorose della storia recente: la conquista di Mediobanca, cuore della finanza milanese.
Con l’Opas lanciata a luglio 2025, MPS ha raccolto il 62,3% del capitale di Mediobanca, diventando il nuovo controllore di diritto della storica banca d’affari.
L’operazione OPAS: MPS diventa azionista di maggioranza
Grazie all’Opas, MPS è ora il primo azionista di Mediobanca, rafforzando il suo ruolo non solo in ambito bancario ma anche nel cuore della finanza italiana.
Questa conquista rappresenta un passaggio epocale: una banca che fino a poco tempo fa rischiava il collasso diventa oggi protagonista di una vera e propria rivoluzione finanziaria.
La visione di Luigi Lovaglio e il sostegno dei grandi soci
Al centro di questa trasformazione c’è la strategia dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio, che ha guidato MPS fuori dalle difficoltà con il supporto di soci forti come Delfin e Caltagirone.
Ma non finisce qui: controllando Mediobanca, MPS eredita anche la sua partecipazione del 13% in Generali, il colosso assicurativo italiano.
Un tassello che amplifica il peso strategico di Siena nell’intero panorama finanziario nazionale.
Sinergie e vantaggi fiscali dell’operazione
L’acquisizione di Mediobanca da parte di MPS non è solo un colpo di immagine: porta con sé opportunità concrete e numeri impressionanti:
- 2,9 miliardi di crediti fiscali differiti attivabili
- Sinergie stimate in 700 milioni di euro l’anno
- Consolidamento del rilancio industriale del gruppo MPS
Questi elementi rendono l’operazione una delle più rilevanti del settore bancario italiano negli ultimi decenni.
Governance di Mediobanca: verso un reset totale
Il prossimo 18 settembre segna un momento cruciale. Secondo indiscrezioni, Alberto Nagel, storico CEO di Mediobanca e oppositore dell’operazione, sarebbe pronto a dimettersi insieme al CdA.
La governance di Piazzetta Cuccia è dunque a un passo dal reset, aprendo un nuovo capitolo nella gestione della banca milanese.
Prossimi scenari: possibile fusione MPS-Mediobanca
Il futuro riserva ancora sorprese. Infatti, se nella riapertura dell’offerta (16-22 settembre) MPS dovesse superare la soglia del 66,7%, potrebbe avviarsi una fusione vera e propria.
Un passaggio che ridisegnerebbe l’intero assetto del sistema bancario e finanziario italiano, con Siena al centro del cambiamento.
Una notizia che fa il giro del mondo
La trasformazione di MPS da banca “da salvare” a protagonista della finanza italiana non è passata inosservata.
La conquista di Mediobanca ha attirato l’attenzione non solo del mercato interno, ma anche degli osservatori e degli investitori internazionali. Davvero una notizia bomba.
Fonte: IlSole24Ore ma anche un po’ tutto il resto della stampa nazionale e internazionale.
P.S.
Chiedo venia per avere stropicciato e giocato con il logo di Mps nell’immagine di sotto.