PayPal prende gli steroidi e lancia anche in Europa la sua soluzione chiamata “Complete Payments”, rivolta alle piccole e medie imprese.

✅ Di base allarga le opzioni di pagamento, tra cui diversi BNPL, Apple Pay, Google Pay, carte di credito e debito e metodi di pagamento alternativi provenienti da tutto il mondo (occhio perchè questa è la vera chiave di volta).

PayPal punta a competere direttamente con altri attori del settore come Stripe, Adyen, Square e Shopify, offrendo una soluzione completa e flessibile per le PMI. Sulla carta si parla anche di pricing a flat fee o variabile a seconda del business e sono curioso di vedere se tali informazioni saranno pubbliche (per ora non trovo nulla).

Manco a dirlo una delle caratteristiche chiave di PayPal Complete Payments è la sua integrazione 🛠 con diverse piattaforme di e-commerce, tra cui Adobe Commerce, Big Commerce e WooCommerce. Questo consente alle PMI di adottare rapidamente e facilmente la nuova soluzione. Un must ormai un po’ per tutti.

Introduce poi anche una funzionalità già sperimentata chiamata “Package Tracking”, che sincronizza le informazioni sugli ordini e sulle spedizioni. 🚚
Per i merchant, la condivisione dei dati di tracciamento con PayPal può significare meno controversie, nonché un processo di risoluzione semplificato che elimina le risposte manuali, con conseguente riduzione dei costi. On top ovviamente un continuo lavoro sui controlli antifrode. Chargeback addio? Eh, ma magari.

➡ Di fatto PayPal continua a cementare la sua posizione, offrendosi come un payment gateway “All in one”. La competizione continua.

🤔 La domanda è: in uno scenario in cui tutti i PSP stanno convergendo e facendo la stessa cosa rubandosi i clienti a suon di commissioni calanti… chi primeggerà nel lungo periodo? Che cosa si inventeranno? O meglio, quali servizi aggiuntivi integreranno per risolvere i problemi dei merchant? Vabbè, il mercato là fuori è ancora talmente ampio che c’è tantissimo da fare e non siamo ancora a questo livello.

Fonti: un po’ ovunque, butta su Google “Paypal complete payments” e troverai diversi riferimenti compreso il fatto che questa soluzione, così chiamata, ha già fatto capolino negli USA lo scorso anno.

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