Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più! Fiserv entra nel mercato delle stablecoin con FIUSD.

Il colosso americano fintech ha annunciato il lancio della propria stablecoin FIUSD, previsto entro la fine del 2025. Obiettivo: aprire l’accesso a nuove tecnologie anche all banche regionali e comunitarie – oltre 3.000 solo negli USA.

➡️ Costruita su blockchain Solana, con il supporto tecnologico di Paxos e Circle, FIUSD è pensata per essere una stablecoin “bank-friendly”, con compliance, antifrode e gestione del rischio già integrate. Le banche non dovranno sostenere costi aggiuntivi: Fiserv guadagnerà da fee transazionali e interessi su riserve in titoli di Stato.

E ricordiamoci che Fiserv ha già stretto partnership strategiche con PayPal e Mastercard:

  • PayPal: interoperabilità tra FIUSD e PYUSD, con trasferimenti diretti tra wallet e conti bancari.
  • Mastercard: integrazione con il Multi-Token Network per conversioni istantanee e accettazione presso milioni di esercenti.

Se è vero che le banche più piccole rischiano di restare indietro nella digitalizzazione, Fiserv vuole cambiare le regole del gioco, offrendo loro:

  • tecnologia accessibile,
  • pagamenti in tempo reale,
  • “programmable money” a portata di mano.

Il tutto in un contesto favorevole: la recente approvazione del GENIUS Act negli USA sta portando maggiore chiarezza normativa, mentre la posizione crypto-friendly dell’amministrazione Trump dà nuova linfa alle iniziative digitali delle istituzioni finanziarie.

Fiserv è davvero un mostro: processa oltre 90 miliardi di transazioni all’anno. Se riesce ad aggredire nuove fette di mercato, potrebbe affermarsi – accanto a JPMorgan – come protagonista del nascente mercato stablecoin per istituzioni finanziarie.

Sì, i rischi non mancano (adozione, concorrenza, stabilità tecnica di Solana), ma le opportunità vanno ben oltre i pagamenti: tokenizzazione di prestiti, investimenti automatizzati, loyalty network basati su stablecoin…