Il boom dei pagamenti digitali, iniziato durante la pandemia da Covid insieme alla diffusione dell’e-commerce, ha rallentato il suo ritmo di crescita record e procede ora con ritmi altalenanti dei consumi. Questo ha portato a un aumento dei ricavi per le grandi aziende nel settore delle payment company, ma a ritmi considerati “normali”, non sempre giustificando le valutazioni di mercato assegnate dagli investitori nel periodo post-pandemia.

In Europa, in particolare, questo “new normal” ha pesato sulle quotazioni della francese Worldline, che ha subito perdite significative dopo annunci di profit warning e svalutazioni di partecipazioni societarie. La società prevede un aumento dei ricavi del 3% per il 2024, attribuendo ciò alla frenata dei consumi in Europa.

Le sorti di Worldline hanno influenzato in parte le quotazioni dell’italiana Nexi, leader europeo nel settore dei pagamenti. Dopo una caduta estiva, Nexi ha recuperato il terreno perso grazie a solidi risultati nel terzo trimestre e conferme dei target di crescita per il 2023.

Gli investitori sono ora concentrati sui risultati annuali di Nexi, con particolare attenzione all’outlook per il fatturato nel 2024, per valutare la tenuta della sua valutazione in Borsa.

In generale: i pagamenti digitali sono diventati una realtà per tutti e la loro diffusione è indiscussa. Come per molti altri settori però, anche quello del payment sconta la frenata post pandemia e tutti stanno rimettendosi in forma per piacere di più al mercato e ritrovare il traino delle Borse.

Nota: conosceremo meglio lo stato di salute dei pagamenti il 13 Marzo, a valle del convegno al Politecnico “Innovative Payments: tra consapevolezza ed evoluzione digitale”