Queste sono news che mi fanno vacillare, tremare le ginocchia e sognare: magari anche io un giorno… ah no. 😎
Si parla dei “turbostipendi” – come sono stati definiti oggi dal Sole24Ore – dei banchieri USA.

Il 2023 ha visto un notevole aumento nei compensi dei principali banchieri di Wall Street, riflettendo i superprofitti delle banche grazie al rialzo dei tassi di interesse attivi e al mantenimento dei tassi passivi bassi. I profitti elevati sono stati in parte mitigati dagli impatti del fallimento e della crisi delle banche regionali, come First Republic e Silicon Valley Bank.

Vediamo però come si compone il podio:

🥉 Goldman Sachs, nonostante abbia riportato profitti più bassi, ha premiato il CEO David Solomon con un compenso di 31 milioni di dollari, in aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Questo compenso include una quota di stipendio base (poverino, 2 miseri milioncini) e la maggior parte in bonus basati sui risultati. Ed è quello più sul gradino più basso del podio.

🥈 Il 67enne Jamie Dimon di JPMorgan Chase ha ricevuto invece 36 milioni di dollari, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, riflettendo i record di profitti netti raggiunti dalla banca nel 2023. Non è quello che ha guadagnato di più ma ha pur sempre un patrimonio netto di 1,9 miliardi di dollari (Forbes).

🥇 Il CEO di MorganStanley, James Gorman, al primo posto, ha incassato 37 milioni di dollari. Nonostante una diminuzione dei profitti netti della banca,il comitato per la remunerazione di Morgan Stanley ne ha elogiato la guida. Uno che fa bene le cose e che, negli ultimi 13 anni alla guida della banca, ha messo in banca o sotto il materasso un cifretta che si aggira intorno ai 338 milioni di dollari. Speriamo che ne spenda un po’ e faccia girare l’economia reale.

🤷‍♂️ Così è la vita, questi sono numeri da gossip trash nel mondo dei banchieri, cose che si raccontano sui campi da golf, lontani dallo smog che attanaglia le nostre città.

P.S.
Non crederai mica che si mettano davvero nelle tasche tutti quei soldi vero? Eh no, i valori sono infatti al loro delle tasse…

Fonte: Il Sole24Ore, su dati comunicati dalle società, mia rielaborazione grafica.