Una delle più grandi (e chiacchierate) operazioni di trasferimento di portafogli carte di credito degli ultimi anni è in dirittura d’arrivo.

JPMorgan è vicina a completare l’acquisizione del programma Apple Card da Goldman Sachs: un’operazione da circa 20 miliardi di dollari in saldi attivi, che consoliderebbe ulteriormente la sua posizione di principale emittente di carte di credito negli Stati Uniti.

Tutto era iniziato nel 2019, quando Goldman Sachs decise di lanciarsi nel consumer banking con grande ambizione, vedendo nella partnership con Apple un’opportunità d’oro. Ma la realtà si è rivelata ben diversa dalle aspettative.

La Apple Card ha attirato un profilo di clientela molto più rischioso del previsto (tasso di insolvenza del 4% contro una media del settore del 3,05%) e, l’assenza di commissioni per ritardi nei pagamenti, ha eliminato una fonte di ricavo chiave. A questo ci aggiungi 89 milioni di dollari di penali inflitte dalle autorità di vigilanza per problemi nella gestione delle dispute e comunicazioni fuorvianti ai clienti e… la frittata è fatta.

Ma, se queste sono le basi… perchè mai JPMorgan dovrebbe essere interessata?
Il portafoglio è complicato, sì, ma significa un accesso diretto alla base clienti Apple, con enormi possibilità di cross-selling. E soprattutto, JPMorgan ha infrastruttura ed esperienza per gestire operazioni di questa complessità, qualità che a Goldman sono sempre mancate nel consumer banking.

Le banche d’investimento e il consumer banking sono due mondi diversi. Competenze, tecnologie, gestione del rischio: cambiano le regole del gioco.

Per Apple, questa operazione rappresenta stabilità operativa ed expertise, ciò che Goldman non è mai riuscita a garantire. Per JPMorgan, invece, è l’occasione per dimostrare di saper gestire partnership complesse nell’era digitale, una competenza che diventerà sempre più strategica.

E… per tutti quelli che si aspettavano che Apple diventasse anche una banca, questa storia sembra suggerire il contrario: il modello di partnership tra tech company e banca tradizionale si sta rivelando, almeno per ora, più solido e sostenibile dei tentativi di fare tutto da soli nel mondo finanziario.

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