No, la mamma di ChatGPT non è ancora profittevole ma di soldini comincia a farne girare tanti. Secondo quanto riportato da CNBC, OpenAI ha raggiunto i $10 miliardi di ARR (annual recurring revenue – ovvero soldi che arrivano da prodotti in abbonamento), con una crescita dell’82% rispetto ai $5,5 miliardi del 2024. Un risultato impressionante che riguarda i prodotti consumer e busines e che non conta i ricavi da licenze (come quelli da Microsoft) e le grandi commesse una tantum.
Dietro questa crescita ci sono numeri altrettanto significativi:
- 3 milioni di aziende ora pagano per i prodotti business di OpenAI (erano 2 milioni a febbraio).
- La user base ha toccato quota 800 milioni di persone, raddoppiando in poche settimane.
- Nuove funzionalità per le aziende:
- Connectors, per integrare ChatGPT con i software aziendali.
- Record Mode, per trascrivere riunioni e generare riepiloghi intelligenti.
💰 OpenAI è ancora lontana dalla profittabilità: nel 2024 ha perso circa 5 miliardi. L’obiettivo dichiarato da Sam Altman è quello di arrivare a 125 miliardi di dollari entro il 2029. Non voglio immaginare quanta cassa costi questa crescita.
Il tutto sembra giustificare la valutazione da $40 miliardi (a più alta mai registrata per una tech privata) ottenuta a marzo: circa 30 volte il fatturato, un multiplo che riflette aspettative da vera hyper-growth company*. Sempre che qualcuno non rimanga ovviamente con il cerino in mano.
*secondo la definizione di Harvard si parla di “hyper-growth” quando una società registra un tasso di crescita annuo superiore al 40% per almeno tre anni consecutivi,