Io c’ero 25 anni anni fa. Ero lì, dietro a un monitor, in una web agency a fantasticare sul digitale. E Yoox era pronto a spaccare.
Oggi però si parla di licenziamenti e la cosa mi colpisce molto. Un taglio doloroso della forza lavoro a seguito di un bilancio in forte difficoltà: ricavi in calo per -191 milioni e perdite complessive di oltre 2 miliardi di euro negli ultimi due anni.
Yoox Net-à-Porter (Ynap) – nata nel 2015 dalla fusione tra l’italiana Yoox e la britannica Net-à-Porter, e acquisita a maggio 2025 da LuxExperience (ex Mytheresa) – ha annunciato 211 licenziamenti su 1.091 dipendenti italiani, concentrati soprattutto nelle sedi storiche di Bologna (160) e Milano.
👉 La decisione, comunicata il 2 settembre, è stata accolta come una “doccia fredda” dai lavoratori.
Varie sigle sindacali hanno chiesto il ritiro della procedura e l’apertura di un tavolo di confronto, denunciando la mancanza di comunicazioni preventive e la scelta di non utilizzare ammortizzatori sociali.
Per dare però un minimo di contesto:
- Yoox è stata fondata nel 2000 dal mitico Federico Marchetti a Bologna, diventando una delle prime piattaforme globali di moda online.
- La fusione con Net-à-Porter, avvenuta nel 2015 sotto la regia di Richemont, ha dato vita a uno dei colossi mondiali dell’ecommerce del lusso.
- Negli anni d’oro, Ynap ha impiegato oltre 4.000 persone in diversi Paesi ed è stata considerata un modello di innovazione made in Italy.
Oggi il piano di LuxExperience si inserisce in un più ampio programma di trasformazione, che potrebbe coinvolgere fino a 700 dipendenti a livello globale (Italia, UK, USA e altri Paesi), con l’obiettivo dichiarato di riportare il business su un sentiero di crescita e raggiungere 4 miliardi di euro di valore della merce venduta entro il 2029.
Nella nota ufficiale, LuxExperience ha ribadito che l’Italia resterà un hub strategico a lungo termine e la sede centrale di Yoox, pioniere dell’off-price, sottolineando l’importanza dei team per il rilancio.
Un passaggio delicato che segna una nuova fase nella storia di uno dei marchi più iconici dell’e-commerce, con forti riflessi sul futuro dell’occupazione e dell’industria digitale italiana.
Fonte: IlSole24Ore