É iniziato il countdown: a partire dal 1° ottobre, Visa renderà obbligatorio Vamp (Visa acquirer monitoring program), il nuovo programma che unisce prevenzione delle frodi e gestione delle dispute per merchant e banche partner.
👉 Dopo una fase di test iniziata ad aprile, finisce il “periodo di advisory”: dal prossimo mese entrano in vigore nuove regole, fee e potenziali sanzioni, legate alla capacità di merchant e acquirer di mantenere sotto controllo frodi e chargeback.
Vamp sostituisce 5 precedenti programmi e 38 processi di remediation (“percorsi” obbligatori da fare quando non si rispettano determinati standard), accorpandoli in un’unica struttura di compliance, con l’obiettivo dichiarato di ridurre le perdite globali fino a 2,5 miliardi di dollari. La logica vuole un po’ essere: non vi proteggiamo sì le spalle, ma anche voi dovete fare il vostro.
💳 Il fenomeno delle frodi cresce di pari passo con le transazioni online: solo le enumeration attacks (tentativi automatizzati sugli estremi carta) hanno generato 1,1 miliardo di dollari di perdite nel 2023. Allo stesso tempo, i chargeback da “friendly fraud” (si verificano quando un consumatore acquista regolarmente un bene o un servizio con la propria carta, ma poi contesta l’addebito presso la banca o l’emittente della carta, chiedendo un rimborso) sono saliti a 11 miliardi di dollari, con un +50% rispetto al 2019, e si stima un ulteriore +40% entro il 2026.
Gli effetti di Vamp?
- I grandi merchant avranno probabilmente più margini di negoziazione, mentre PMI ed esercenti medio-piccoli subiranno l’impatto maggiore.
- Gli acquirer dovranno assumersi nuove responsabilità, garantendo più controllo e monitoraggio.
- Visa spinge tutti gli attori della filiera a usare tecnologie avanzate di sicurezza (tokenizzazione, strumenti anti-frode, risk control) per rafforzare l’intero ecosistema.
Visa non vuole più essere l’unico “poliziotto” della rete, ma distribuire il peso del contrasto alle frodi su merchant e banche. Una scelta che rafforzerà la sicurezza del sistema, ma che inevitabilmente aumenterà costi e complessità per chi accetta pagamenti. Pagamenti sempre più seamless per gli utenti, meno per i merchant che invocheranno il cash.