PayPal ha annunciato Pay With Crypto, una nuova funzionalità che consente ai merchant statunitensi di accettare pagamenti in oltre 100 criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum, Solana, XRP, USDT, USDC e persino meme coin(!), collegando i principali wallet come MetaMask, Coinbase, Binance, Kraken, OKX e Phantom.

Le commissioni scendono del 90%: PayPal applicherà una commissione fissa dello 0,99% (promozionale fino al 2026, poi potrebbe risalire all’1,5%), molto più bassa rispetto ai circuiti tradizionali come Visa o Mastercard.

Conversione istantanea: le criptovalute ricevute vengono convertite in PYUSD, la stablecoin di PayPal, e poi in dollari US, ovvero, zero rischio di volatilità per i merchant.

📦 Un vantaggio enorme per l’e-commerce:

  • Niente più tassi di cambio penalizzanti.
  • Accesso semplificato a una base globale di 650 milioni di utenti crypto.
  • Regolamento immediato, anche nei mercati emergenti.
  • 4% annuo di rendimento per i merchant che scelgono di mantenere i fondi in PYUSD.

PayPal, che anni fa si dava per morto, soprattutto dopo l’abbandono di eBay, pare invece essere in forma e che si stia rilanciando in un mercato crypto da oltre 3.900 miliardi di dollari, dopo aver visto le proprie azioni scendere fino a $58 nei mesi scorsi. Il titolo PYPL è tornato a $78 dopo l’annuncio.

Escluso per ora lo stato di New York per motivi regolatori, la funzionalità è già invece attiva in tutti gli altri stati USA.

Il 2025 sarà un anno chiave per l’espansione: dashboard crypto per business, nuovi strumenti per l’integrazione della finanza digitale e partnership con aziende come Fiserv, Anchorage Digital e MoonPay.

Una strategia che spinge le criptovalute verso il mainstream e offre un’alternativa concreta, efficiente e globale ai metodi di pagamento tradizionali.

Ora però è guerra: chi riuscirà ad offrire commissioni più vantaggiose? Quali servizi premium si inventeranno i gateway per competere e rimanere profittevoli?