🇺🇸In America i legislatori si trovano ad affrontare un nuovo problema: app che anticipano gli stipendi ai propri utenti in cambio di una commissione che, furbescamente, fanno passare per “mancia” (così è più diffile normare il servizio offerto come prestito o anticipo contanti).

💰 Le “wage access apps” sono di due tipi: quelle offerte direttamente dal datore di lavoro (ad esempio Uber permette ai driver di richiedere l’anticipo di quanto guadagnato fino a 5 volte al giorno con un costo di 0,85 dollari a transazione) oppure da fintech non regolate che erogano un anticipo al netto delle commissioni su quanto il lavoratore dichiara che riceverà a fine mese.

Inutile dirti che se se ne parla è perchè ci troviamo in una situazione esasperata da tre punti vista:

1️⃣ chi anticipa gli stipendi lo sta facendo con tassi di interesse fuori mercato (leggi: da #usura)

2️⃣ solo 1/4 degli americani usa queste app per regolare dei pagamenti imprevisti. 3/4 li usa per le spese quotidiane (fonte: ricerca Harvard giugno 2023)

3️⃣ le commissioni per gli anticipi vengono addebitate direttamente in conto corrente con il rischio di far lievitare le eventuali spese di scoperto. Un circolo vizioso preoccupante.

➡️ Secondo un rapporto di Novarica, nel 2020 i lavoratori si sono fatti anticipare 9,5 miliardi di dollari tramite società come EarnIn, MoneyLion e DailyPay, rispetto ai 3,2 miliardi di dollari del 2018. Una impennata paurosa: +200%

Pagare per essere pagati. Mescola tutto questo al BNPL (Buy now, pay later) e disegna tu il prossimo scenario apocalittico o sceneggia un episodio alla BlackMirror.

Fonti: Vox, Harvard (https://www.vox.com/future-perfect/23863440/early-earned-wage-access-apps-payday-loans-regulation-earnin-moneylion-dailypay)

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