BBVA, la seconda banca più grande del Paese (la prima è Santander), ha ufficialmente lanciato servizi di trading e custodia per Bitcoin ed Ethereum. Gli asset digitali entrano direttamente nell’home banking dei clienti retail.

Il servizio è già attivo via app mobile, dopo l’ok della CNMV (la Consob spagnola), e si inserisce nel nuovo quadro regolamentare europeo MiCA, in vigore dal 2024.

  • I clienti possono acquistare, vendere e detenere BTC ed ETH in un ambiente bancario integrato.
  • La banca non si appoggia a terze parti: ha costruito una propria infrastruttura di custodia.
  • Non offre consulenza sugli investimenti crypto (ma in passato l’ha fatta ai clienti “affluent”).

BBVA non è nuova al mondo crypto.
Ha già lanciato servizi simili in Svizzera (2021) e in Turchia (2023). Proprio lì, oggi offre anche Solana, XRP e AVAX.

L’Europa guida la corsa alla crypto-banking adoption:

55 banche europee offrono oggi servizi crypto, contro 24 in Asia e 23 in Nord America.

Merito di MiCA, che ha portato chiarezza normativa e incoraggiato l’innovazione.

BBVA si (auto)candida a diventare un player di riferimento nel digital asset banking.
Ha già annunciato possibili estensioni del servizio: nuove cripto, tokenizzazione di bond e fondi, e via dicendo.

Un modello integrato che potrebbe alzare le aspettative dei clienti e spingere altri grandi istituti a muoversi, ridefinendo il confine tra finanza tradizionale e cripto.